EDITORIALE VIVESSERE - N.4 APRILE 2013
Questo è un numero che parla di Giustizia.
Dall'inizio alla fine.
Perché è una parola inflazionata ma allo stesso tempo usato troppo
poco. Perché in questo paese se ne sente la mancanza.
Mi sento di espormi in prima persona per dire che la nostra classe
politica, dalla destra alla sinistra passando per il centro e soprattutto
per il non partito a cinque stelle, a tutto sta pensando tranne che alla
giustizia.
Ho letto del triplice suicidio di Civitanova Marche sentendolo come
un lutto di famiglia, ho sentito mio padre leggere ad alta voce dal
giornale di queste tre morti come se fosse qualcosa successo dentro
la nostra casa.
Non è giusto. La vita umana è un dono da onorare e da rispettare, e
non solo se si tratta della nostra, e non nella sua parte materiale.
La nostra classe politica calpesta le nostre vite in nome di interessi
che vanno oltre e sopra quelli del paese, quelli delle persone come
Romeo Dionisi, Maria Sopranzi e Giuseppe Sopranzi morti di un
omicidio di Stato e che lo Stato deve farsi perdonare dall'Italia intera.
Penso a Romeo, Maria e Giuseppe, penso a Chico Forti, per il quale
chiediamo giustizia, e vedo italiani lasciati alla deriva dal proprio
paese e chiedo a questo paese di fare di più. Per tutti noi, perché
anche noi dobbiamo sentirci responsabili per le vite dei nostri concittadini.
Solo così possiamo pretendere che lo facciano anche i nostri
“Servitori dello Stato”.
In nome della Giustizia.
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