Nel 1983 Motorola decise di produrre il primo modello di telefono cellulare. La prima telefonata da telefono cellulare era partita dalla stesso casa di produzione 10 anni prima. Per dieci anni non si era deciso di scommettere sulla telefonia mobile.
Li ricordate i primi giganti telefoni cellulari? Il monopolio telecom, l'avvento della vecchia omnitel? Il miracolo della ricaricabile?
Tutto ebbe inizio nel 1981 quando la Federal Communication Commision avviò la concessione delle licenze per la telefonia mobile. E nel 1983, come dicevamo, Motorola produsse il primo telefonino: 8 etti di peso per un prezzo di 3.995 dollari.
Nel 1986 il mercato dei cellulari arrivò in Europa e nel 1991 venne lanciato il GSM. Il GSM è il sistema di telefonia mobile digitale che sostituirà i sistemi analogici. La svolta del GSM è rappresentata dalla possibilità di mandare brevi messaggi di testo attraverso il telefonino, insomma così e grazie al GSM nascono gli SMS. Nel Dicembre 1992 nacquero quindi gli SHORT MESSAGE SERVICE inizialmente pensati come mezzo di comunicazione di servizio per gli operatori della telefonia mobile, oggi divenuti il fenomeno di costume che tutti conosciamo.
I sistemi di funzionamento dei cellulari vengono chiamati "generazioni" e sulla base degli standard di comunicazione e della tecnologia che le caratterizza si misurano le evoluzioni degli apparecchi di telefonia mobile.
I telefonini di prima generazione sono stati i primi ad entrare in commercio ed erano detti cellulari analogici. I cellulari arrivati sul commercio dopo la nascita del GSM furono detti di seconda generazione e sono stati i primi cellulari digitali. Arrivarono poi i telefoni GPRS che si collocano in una fascia intermedia tra la seconda e la terza generazione che hanno la caratteristica di trasmettere dati ad alta velocità. La terza generazione vede il lancio dei primi videocellulari e dell' UMTS.
Arrivando al giorno d'oggi possiamo parlare di quarta generazione per quelli che il mercato ci ha presentato come Tvfonini.
Dai telefonini di seconda generazione in poi l'abbinamento internet – telefonino è diventato un binomio vincente per le compagnie telefoniche che hanno scommesso su questa accoppiata. Chiunque potesse mettere in condizione un utente di chiamare, videochiamare, vedere la tv e connettersi alla rete in alta velocità con un solo apparecchio aveva visto uscire fuori il genio dalla lampada di aladino. Tutt'ora la guerra delle compagnie telefoniche è aperta a suon di spot, promozioni ed abbinamenti con telefonini all'ultimo grido.
Il mercato della telefonia mobile ha vissuto un momento di stasi dai mesi seguenti la commercializzazione dei primi tvfonini, da quel momento in poi la lotta al primato si batteva sui servizi offerti ed i costi. Poi l'avvento sul mercato dei telefoni cellulari ha ricevuto una nuova svolta: la Apple, in grande risalita rispetto le tradizionali apparecchiature digitali, lancia sul mercato il primo I-phone. La corsa per avere i primi modelli in Italia è stata forsennata, la compagnie telefoniche hanno cominciato a preparare abbinamenti e promozioni che vedevano coinvolto il nuovo status simbol dei fanatici della tecnologia. A più di un anno dal suo arrivo in Italia dobbiamo dire che l'I-phone non è stato uno dei prodotti meglio riusciti della apple, le sue applicazioni lo rendono però unico ed impareggiabile. Come telefono non è pratico, non è veloce, non è intuitivo. Insomma averlo è solo questione di stile. Negli Stati Uniti statistiche AdMob dimostrano che più della metà degli utenti che effettuano accesso al web tramite smartphone lo fanno tramite I-phone. Questione di stile, dicevamo.
Ora dobbiamo fare il mea culpa per quanto riguarda la tendenza tutta italiana di intrattenersi al cellulare anche in ambienti e situazioni che preferirebbero compostezza, silenzio e decoro. Il nostro presidente del Consiglio addirittura fece attendere Il Cancelliere della Germania Angela Merkel perchè era al cellulare.
Detto ciò, detto che ci sono situazioni ed ambienti in cui dovremmo ricordarci di come era il mondo prima che i cellulari fossero in grado di raggiungerci ovunque, dobbiamo anche ammettere che la telefonia mobile ha avuto i suoi lati positivi. Pare che nel mondo siano 4 miliardi le connessioni alla rete mobile e nel 2013 si pensa di raggiungere i 6 miliardi. Il numero è di quelli che rende subito chiara la portata del fenomeno.
Della telefonia mobile però, dobbiamo essere più scettici rispetto alla rete. La rete, internet, ci rende liberi. Liberi di avere accesso alle informazioni, liberi di scrivere a persone che vivono dalla parte opposta del mondo, liberi di sapere, di conoscere, di comunicare. La telefonia mobile rischia di renderci schiavi. Sempre raggiungibili mai intimi con noi stessi e con le persone che amiamo. Rispettiamo la tecnologia e la sua forza ricordandoci di spegnerla ogni tanto per recuperare la nostra dimensione umana!