1980.2010 - 30 anni di storia, costume e società raccontati dalla voce nuova del web.

Pochi i giorni di speranza, dopo la caduta del muro.

21 Agosto 1990, le truppe del presidente iracheno Saddam Hussein invadono il piccolo stato del Kuwait.

L'ONU intima di ritirare le truppe.

Una coalizione di 35 stati guidati dagli Stati Uniti d'America arrivò in difesa dell'indipendenza del Kuwait, da aria e terra. Per un'operazione presto ribattezzata "Tempesta nel Deserto".

Fu una guerra per il petrolio in realtà. In tutto questo il Kuwait era solo terra di passaggio verso L'Arabia Saudita.

Presidente degli USA era Bush padre.

La guerra del Golfo, la prima guerra del Golfo, fu la prima che i media ci raccontarono con testimonianze video.

Il primo ricordo.

La guerra da quel momento scese dai libri ed entrò nelle nostre case.

Da Studio Aperto Emilio Fede, che non era più al TG1 come nei giorni in cui mandò la prima telecamera a Vermicino ma non era nemmeno ancora al TG4, annunciò per primo l'inizio dell'invasione.

Così finisce l'illusione della guerra per noi bambini e bambine degli anni Novanta.

Ora la guerra non era quella dei libri né quella dei soldatini con cui ci costringevano a giocare i cugini più grandi.

Ora la guerra era lì, la potevi guardare e soprattutto la potevi sentire.

Aveva il colore della notte e dei lampi delle bombe, dei missili.

Aveva la faccia di soldati giovani, proprio come quei cugini che giocavano con i soldatini. Loro, quei ragazzi alla tv, non giocavano con i soldatini. Erano i soldatini di un esercito che diceva bugie.

Dicevano che difendevano la libertà e l'indipendenza.

Di chi? Del petrolio che doveva appartenere solo a loro. Questo difendevano.

Ma di quella Guerra terribile non si ricordano solo le facce dei soldati e le bombe.

Di quella guerra ricordo perfettamente le maschere anti gas.

Non sapevo cosa fossero prima, non le avevo viste mai prima.

E chi le portava non era lì per guerra, ma per cronaca.

Le portavano i giornalisti che erano lì per raccontare, anche a noi bimbi e bimbe, cosa stese succedendo.

Sapete una cosa? Io non avrei voluto vederlo quello che stava succedendo.

Ricordo che arrivavo a scuola terrorizzata, avevo paura che potessro scoppiare anche qui le bombe, sopra la mia testa, sopra la mia casa.

Avevo visto i bambini di Černobyl'.

Avevo avuto un'infanzia in cui mia mamma mi ripeteva in continuazione di guardare sempre a terra quando camminavo perché potevo finire in un pozzo e non tornare più su.

Avevo visto nascere i cartoni animati però, e ne ero stata felice.

Ormai sapevo riconoscere l'ora senza guardare l'orologio.

Sapevo l'ora dei cartoni del mattino e di quelli del pomeriggio.

Ora vedevo la guerra, vedevo e sentivo la guerra.

Il 23 Gennaio 1992 la Guerra del Golfo segna la più grande fuoriuscita di petrolio della storia. Gli americani accusarono l'Iraq. L'Iraq gli americani.

Sta di fatto che noi bambini e bambine ricordiamo anche quel gorno della guerra.

Non sapevamo cosa volesse dire, di chi fosse la colpa, cosa fosse quella specie di inchiostro scuro.

Ricordo di aver visto morire tanti animali. E ricordo che nessuno si preoccupava di loro.

Uccelli e creature marine ricoperte di petrolio.

Morte, in agonia o destinate a morire.

Le vedevo dappertutto durante quell'inverno, e quell'inverno non finiva mai.

Molti dei soldati americani partiti per quella spedizione contrassero una malattia nota come "sindrome della guerra del golfo".

La causa di questa malattia è da attribuire a dei vaccini che il pentagono applicò ai suoi militari.

La malattia attacava il sistema immunitario

Questa malattia provocò gravi malformazioni ai figli dei militari tornati dal golfo.

I bambini, malformazioni. Ancora.

Altre devastanti malattie furono riscontrate in popolazione civile e militare a causa degli effetti dell'uranio impoverito usato nelle munizioni delle forze alleate.

Documenti video che testimoniano le atrocità di questa guerra non furono mai messi in circolo dalle nostre reti televisive.

Ricordo di aver imparato dei termini durante quella guerra. Di aver conosciuto suoni ed immagini sconosciute.

Ricordo una foto che ritraeva mio cugino durante il servizio militare e ricordo che ogni soldato che vedevo alla tv mi sembrava lui.

Avevo paura che lo mandassero in guerra.

Avevo paura della guerra, ne ho ancora oggi.

Della guerra mostrata in tv.