Il disarmo della Guerra Fredda e le nozioni scolastiche.
Bene.
Riprendiamo da qui.
Se c'è una cosa che ho imparato a scuola è che non si possono far coincidere con date certe alcuni movimenti, pensieri o cambiamenti epocali.
Ecco, la contraddizione di alcuni insegnanti mi mandava in bestia, mi scatenava la voglia di scappare fuori dall'aula e gridare.
Mi passava per la testa questo pensiero ogni volta che il guru di turno entrava in classe ed iniziava questa manfrina, la formula più diffusa era per l'Illuminismo, quando si parlava dell'Illuminismo tutti si sentivano Voltaire.
La manfrina era "non si può far coincidere l'inizio di questa corrente di pensiero con una data precisa" o anche, questo l'ho sentito più volte, "L'illuminismo non era un periodo storico ma un modo di pensare" .
"Ok, ma perché mi trattate come se fossi un'idiota?"
Ecco questo non potevo fare a meno di pensarlo ogni volta che un concetto del genere veniva espresso.
Ora posto che si capisce cosa sia l'illuminismo, e posto che sappiamo che la prima Guerra Mondiale non scoppiò per vendetta nei confronti dell'omicidio dell'Erede al Trono d'Austria Francesco Ferdinando, possiamo procedere senza indugi.
Perché vi ho fatto questa premessa?
Prima di tutto perché avevo questo pensiero "in canna" da circa 15 anni.
Secondo perché sto per parlare della caduta del muro di Berlino e vorrei essere libera di dire che segna la fine della Guerra Fredda e del regime comunista in Europa.
Vorrei sentirmi libera di affermare tutto ciò senza paura di incorrere in uno dei miei vecchi professori in preda ad un giorno da "Attimo Fuggente" ed incredulo davanti al fallimento di una sua studentessa eretica.
Ecco, volevo dire:
Il muro di Berlino segna l'inizio del capitalismo e la fine del Comunismo.
La vittoria degli USA sull'URSS e la rinascita dell'Europa.
Ricordo il mio sussidiario delle elementari, ricordo che le pagine della storia iniziavano con la foto di alcuni ragazzi a cavacioni su un muro.
Quell'immagine rimane tra i posti della storia in cui avrei voluto essere.
Lo scorso anno ci sono state le celebrazioni per i vent'anni dalla caduta del muro di Berlino, ricordo alcuni racconti affascinanti, commoventi.
Si parla di una folla che cresceva, che correndo nella notte destava dal sonno chi incontrava sulla sua strada.
Una folla pacifica, gioiosa, che riconquista la sua libertà. Che torna ad abbracciare chi era rimasto al di là del muro.
Amo riascoltare quei racconti.
Sempre di più.
Sempre più belli ogni volta.
La caduta del muro di Berlino sembrava mettere fine alle ombre degli anni Ottanta.
Avevamo sperato che fosse così.
Che tutto quello che ci aveva fatto paura fosse finito, sepolto sotto quel muro tirato giù a colpi di gioventù!
Avevamo Sperato!