Musica

La battaglia delle lolite: Britney vs Christina

La battaglia delle lolite: Britney vs Christina

Era il 1999: tutti attendevano con ansia l'arrivo del nuovo millennio, e una generazione di ragazzine adolescenti vagava nel buio, cercando invano dei modelli comportamentali ed estetici possibilmente zoccoleggianti dai quali prendere ispirazione, al grido di "Se loro avevano Madonna, a noi cosa resta?!".

Ma qualcuno lassù (cioè ai piani alti delle case discografiche) ascoltò la loro preghiera, e inviò non una, ma ben DUE sexy lolite della musica pop: Britney Spears e Christina Aguilera. Entrambe nate nella scuderia Disney, nel 1999 avevano 18 e 19 anni, l'età perfetta per spiccare il volo: "Baby one more time" e "Christina Aguilera" uscirono quasi contemporaneamente, con la chiara intenzione di dare inizio ad un conflitto a colpi di ancheggiamenti e urletti. La Aguilera aveva dalla sua una vocalità decisamente migliore, ma Britney sfoderava la carta della finta innocenza, con ridotte divise da collegiale, treccine e dichiarazioni di presunta verginità prematrimoniale (alle quali non penso credesse nemmeno sua madre).

Il video del primo singolo, la title track "Baby one more time", segna un'epoca: tutte le ragazzine degli anni '90 rimanevano incantate dalle coreografie e dall'atmosfera da telefilm americano che fa tanto sognare. Il successo venne replicato da altri brani, come "You drive me crazy", "Sometimes" e "Born to make you happy" (che a me è sempre sembrata una chiara dichiarazione d'intenti): Britney piaceva alle ragazze perché sembrava una di loro, e ai ragazzi perché era il prototipo della donna sexy ma controllabile.

Christina si poneva come l'alternativa più aggressiva, non tanto nel pezzo d'esordio, "Genie in a bottle", quanto in "What a girl wants", dove il centro si sposta verso le ragazze e i loro bisogni, e l'uomo diventa semplice spettatore.

Nel 2000 Britney Spears torna con "Oops...I did it again" (mannaggia, potevi stare più attenta), dove quel velo di pudore inizia a lacerarsi: costumi sempre più simili a quelli di una cubista del Cocoricò, una cover di "Satisfaction" dei Rolling Stones, pezzi più "cattivi" come "Stronger" (nel video duetta con una sedia). Sembra che la Spears inizi ad accorgersi di quanto può essere duro il mondo dello spettacolo, cosa che da lì a qualche anno sarà più di una semplice costatazione.

Piccola battuta di arresto per la Aguilera, che pubblica un album in spagnolo, "Mi reflejo" e il classico disco di Natale: nulla di esaltante, quindi passo. Anzi no, da non dimenticare la cover di "Lady Marmelade" delle Labelle, eseguita da Christina, Pink, Lil Kim, Mya, per la colonna sonora di "Moulin Rouge".

Per ora sembrerebbe in testa Britney, che continua la scalata all'Olimpo del pop con "Britney" del 2001, che contiene il brano che lanciò la moda della mutanda sul pantalone (mi riferisco al video di "I'm a slave 4 U"). Ormai non rimane più nulla della giovincella pura degli esordi, anche se ogni tanto la ragazza tenta di convincerci di essere ancora tale (""I'm Not a Girl, Not Yet a Woman").

Il risveglio dal letargo di Christina Aguilera si avrà nel 2002, con l'album "Stripped": il criticatissimo singolo "Dirrty", considerato, per testo e video, troppo spinto, la riporta in vetta alle classifiche (e l'ho ballato come una pazza, lo ammetto). La Aguilera è una a cui piace davvero trasgredire, si vede che è a suo agio: casomai era l'immagine di brava ragazza a starle stretta. Il disco contiene anche la ballad "Beautiful", che ci conferma che Christina sa cantare, eccome.

Nel 2003 Britney esce con "In the zone", ottenendo ancora grande successo, soprattutto con il singolo "Toxic", che segna sicuramente un passo avanti anche dal punto di vista della ricerca musicale (sempre tenendo conto che stiamo parlando di pop iper commerciale). Tra 2004 e 2006 alla povera Spears succede di tutto: si sposa (con il ballerino Kevin Federline, un altro soggetto decisamente poco raccomandabile), fa due figli, che le portano via per un periodo,divorzia, ha problemi con alcol e droga, le viene ritirata la patente varie volte, si rasa a zero davanti ai fotografi e chi più ne ha più ne metta. Comunque si è guadagnata tutta la mia stima, non so bene perché, ma ho sempre provato un moto di affetto per la Britney.

Il 2006 è l'anno della svolta per Christina, che decide di tornare alle radici della musica pubblicando "Back to basics", un gran bell'album, con sonorità jazz e blues che ricordano gli anni Venti e Trenta: singoli come "Ain't No Other Man" e "Candyman" convincono un pubblico dai gusti più alti rispetto al passato. La vita privata va a gonfie vele, amore perfetto, lavoro perfetto, Paolo Fox sarebbe fiero di lei.

Ma Britney ha sette vite come i gatti: pur appesantita e sempre un po' assente, come se fosse sotto perenne dose massiccia di psicofarmaci, nel 2007 esce "Blackout", con i singoli "Gimme more" e "Piece of me": in particolare vi pregherei di soffermarvi sul testo di quest'ultima, perché trovo che sia in assoluto il migliore scritto dalla cantante, molto ironico e pungente, in cui viene espressa tutta la rabbia di una vita passata sotto in riflettori, che giudicano senza pietà, e quindi mai vissuta veramente ("I'm Mrs. Lifestyles of the rich and famous/You want a piece of me/I'm Mrs. Oh my God that Britney's Shameless/You want a piece of me/I'm Mrs. Extra! Extra! this just in/You want a piece of me/I'm Mrs. she's too big now she's too thin/You want a piece of me").

La Aguilera torna alla musica dei nostri tempi con "Bionic" nel 2009 e si butta nel cinema, con il film "Burlesque", a fianco di una sempre più artificiale Cher. Rimane una gran voce, una donna di indubbio carisma e palese enorme capacità scenica e di intrattenimento. Voto: 8

Britney-tornata dall'inferno-Spears non demorde: "Circus" nel 2008 e "Femme fatale" nel 2010. Ormai ha di nuovo sembianze umane e noi tifiamo per lei! Voto: 8, di incoraggiamento.

Insomma, alla fine bisogna scegliere col cuore. E lo so che anche voi intellettuali della musica, nei vostri animi arricchiti da Pink Floyd, Beatles, Dylan e quant'altro, avete un piccolo posticino riservato a queste due signore...

In fondo Madonna vuole bene ad entrambe (gli Mtv Video Music Awards del 2003 lo dimostrano), quindi perché schierarsi?

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