Giochi e videogiochi

Il Game Boy

Il Game Boy

Raccontavo ieri del prodigio di fronte alle prime grafiche dell'amiga 500, della bellezza dei primi videogames in cui potevamo aguzzare l'ingegno ed imparare qualcosa. Raccontavo del libro di Johnson in cui lo scrittore statunitense sosteneva l'importanza dei videogames a livelli, di questo mettersi alla prova grazie alle sfide dei nuovi giochi offerti dal supporto delle nuove tecnologie. Ecco io ricordo di avere imparato tantissime cose grazie ai videogiochi; ho imparato le regole del golf (che altrimenti non avrei mai imparato) quelle del calcio, ho imparato la formula dell'acqua ed ho imparato a ragionare velocemente con il Pac Man... ma non solo con il Pac Man...
Nel 1990 arrivò nel nostro paese quello che è stato il vero amico e compagno dell'adolescenza di tutti noi: Il Game Boy. Dal Game boy in poi tutto era già stato visto, fino a prima del Game Boy la sensazione di potersi muovere con i propri giochi al seguito era lontanissima. Ma soprattutto, proprio per tornare alla possibilità di ragionare velocemente, di cercare velocemente la soluzione ad un qualsivoglia rebus, nulla al mondo fu come il Tetris. Il Tetris era venduto insieme al Game Boy e fu il vero motivo del successo di questa consolle portatile, mentre leggete non sentite la musichetta del tetris risuonarvi nella testa?

Meraviglioso giochino che potevamo usare nella modalità singola ed in quella contro un altro giocatore, questo soprattutto per quel che riguarda i ragazzi che avevano il Game Boy; specifico questo perché il Tetris non venne mai brevettato dal suo inventore (Aleksej Pazitnov che lo mise a punto nel 1984) quindi ne esistono versioni infinite per infiniti supporti, ma il successo di questo gioco è legato a filo doppio al Game Boy come il Game Boy è legato allo stesso Tetris, dire se sia stato l'uno a determinare la fortuna dell'altro sarebbe un po' come dire se è nato prima l'uovo o la gallina. Nel 2007 Tetris venne dichiarato uno dei giochi più forti di sempre da Henry Lowood della Stanford University ed anche questo ci riporta alla tesi di Johnson per cui i giochi che ci hanno sorpresi bambini sono stati motivo di crescita e di evoluzione per le nostre menti.
Sul Tetris si sono spesi molti studi soprattutto per dimostrare il suo legame con la matematica, il più noto documento in cui questo tema viene affrontato è Tetris is hard , even to approximate... alla fine di tutti questi studi la conclusione è che nessun giocatore, a meno che non sia impegnato in un confronto con un altro giocatore, può vincere una partita a Tetris perché questo vorrebbe dire, potenzialmente, giocare in eterno, e per i calcoli applicati al videogioco non sarebbe possibile nemmeno in potenza.
Ogni tanto mi suona nella testa una canzone di Ligabue che dice "se si voltano un momento io ci rigioco perché a me va" ecco, questo frase la applico a quasi tutti i giochi trattati e che tratterò in questo mese, ma al Game Boy in modo particolare, se vi voltate ci rigiocherei tutte le sere!

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