Storia

La Pecora Dolly - 1997

La Pecora Dolly - 1997

Nel 1997 per la prima volta nel mondo si apre il dibattito sulla pratica della riproduzione asessuata artificiale, più comunemente nota come Clonazione.

Cosa significa clonare un essere vivente?

Vuol dire partire da un organismo A e riprodurre tutte le sue informazioni genetiche in un organismo B. Praticamente una fotocopia genetica.

Quali fini o benefici si possono ottenere dalla clonazione di un essere vivente?

Scongiurare l'estinzione di alcune specie animali in prima istanza.

Un'altra risposta offerta dall'esperimento è quella di selezionare i migliori esemplari di una specie per poter poi riprodurre delle vere e proprie copie di essi in laboratorio.

Ultima possibilità presentata dagli scienziati è quella di poter sostituire le normali modalità riproduttive di alcuni animali. A quale scopo? Forse non tutti sanno che alcuni animali da allevamento vengono castrati al fine di ottenere alcune caratteristiche nella loro carne. In parole povere un animale castrato produce una carne da macello diversa da quella di un animale in pieno possesso delle proprie facoltà sessuali.

Quindi, gli esperti di clonazione sostengono che grazie alla riproduzione asessuata artificiale sia possibile riprodurre in laboratorio la mappa genetica di un animale sterile, questo risparmierebbe l'onere della castrazione.

Ora chiarito il meccanismo della clonazione e specificati i benefici che noi tutti ne potremmo trarre, andiamo a vedere perché, nel 1997, questa parola entra di diritto a far parte del nostro lessico quotidiano.

Il 22 Febbraio 1997 dalla pagine della rivista scientifica Nature venne dato l'annuncio della creazione, avvenuta un anno prima, del primo mammifero clonato.

Il mammifero in questione era una pecora, quella che tutti riconosceremo come la Pecora Dolly.

Tutti i telegiornali del mondo mostravano le immagini della salute intatta e della crescita di Dolly, accolta come prodigio della scienza.

Nel 1999 però vengono alla luce i primi segni di debolezza del teorema inattaccabile che aveva portato alla vita Dolly. Sempre su Nature viene pubblicata una ricerca in cui si profila l'ipotesi che la Pecora Dolly potesse essere suscettibile ad invecchiamento precoce. Questo poteva essere causato dalla scarsa quantità di telomeri delle sue cellule.

Che cosa sono i telomeri?

Il telomero è la parte terminale del cromosoma. Ha un ruolo determinante nell'evitare la perdita di informazioni durante la duplicazione dei cromosomi. Se non ci fossero i telomeri, che vengono accorciati ad ogni replicazione del DNA, questa replicazione comporterebbe in ogni occasione una significativa perdita di informazione genetica. Vi sono prove che questo progressivo accorciamento dei telomeri sia associato all'invecchiamento della cellula e dell'intero organismo.

Perché Dolly avrebbe dovuto avere un deficit di telomeri quindi?

Probabilmente perché era stata clonata da un mammifero di 6 anni e quindi il suo "bagaglio genetico" era quello di un esemplare adulto di 6 anni già dal momento della nascita.

Nel 2002 comparvero i primi segni di invecchiamento precoce.

In seguito Dolly si ammalò di una forma di artrite decisamente insolita per un esemplare di appena cinque anni.

In ogni caso, tra teorie di perfezionamento, accuse e assoluzioni, nel 2003 si decise di abbattere la pecora Dolly per il sopraggiungere di un'infezione polmonare.

Dalla "nascita" di Dolly in poi, come abbiamo detto, si inziò a parlare di clonazione, della possibilità di ricorrere ,in un futuro, anche alla clonazione umana.

La clonazione umana sarebbe destinata alla creazioni di modelli genetici umani da cu poter prelevare cellule staminali destinate alla cura delle malattie tutt'oggi incurabili.

Ma in questo caso porsi dei limiti etici è sbagliato?

Ritorniamo ai tre punti su cui poggiano le teorie a sostegno della clonazione di organismi animali.

Dunque in primo luogo scongiurare l'estinzione di alcune specie animali ... Perciò se avessimo attuato questa teoria ai tempi dei dinosauri oggi condivideremmo con loro le nostre strade, autostrade, città. O forse li avremmo rinchiusi in uno zoo o li avremmo ammaestrati in qualche circo. Esposti alla curiosa mediocrità umana. Obbligati a cibarsi di noccioline, carboidrati e caramelle.

Dunque se non permettessimo l'estinzione di alcune specie animali poi dovremmo conservare le condizioni climatiche che sono necessarie loro per sopravvivere ... uhmm rimango un po' scettica su questo punto visto che non siamo capaci di mantenere le condizioni climatiche necessarie alla nostra di sopravvivenza.

Ma questi scienziati, di impegno encomiabile e che godono di tutta la mia stima, non hanno pensato che sarebbe bastato educare l'uomo al rispetto delle specie animali che si stanno estinguendo a causa loro?

Ma no, certamente, questo ha molto poco a che fare con il business che deriva da una forte intuizione scientifica.

Secondo punto a favore della clonazione degli esseri animali: riprodurre i migliori esemplari di una specie.

Perciò potremmo avere due Varenne, perché no?

Clonare il purosangue che ha fatto la fortuna dell'ippica.

Insomma non nutro molti dubbi se non fosse che questo principio mi fa pensare ad una certa eugenetica nazista secondo la quale Hitler aveva proposto di impedire la riproduzioni di esseri viventi ritenuti inutili come i pigri, le persone con difficoltà di apprendimento, i religiosi, i deboli, gli omosessuali. Questo per salvaguardare la specie, la pura-razza-forte- ariana. Questo per permettere la riproduzione solo della parte migliore della specie.

Quindi praticamente, se questa teoria fosse stata presa per buona, avremmo perso solamente i migliori stilisti italiani, i più grandi poeti del mondo. Non ci sarebbe stato Oscar Wild e sicuramente non ci sarebbe stato Giacomo Leopardi. Io probabilmente sarei stata sterilizzata in seconda elementare dopo il primo approccio con la tabellina del due ... ma questo sarebbe stato un danno ininfluente per la società.

Ovviamente inutile parlare dei neri che non sarebbero mai nati, ma per questo abbiamo visto che il nostro tempo non ha nulla da invidiare a quello del Terzo Reich.

Ultimo punto, quello della riproduzione di esemplari castrati al fine di serializzare delle caratteristiche che rendono la carne più gustosa ... perdonatemi, faccio fatica ad esprimere qualsiasi tipo di opinione in merito.

Detto questo non credo sia necessario continuare cercando di applicare queste teorie alla clonazione umana.

Io dovrei, qualora fosse reso legale, accettare di buon grado la riproduzione in vitro di un mio clone al fine di curare una malattia genetica. Dovrei poi vederlo probabilmente morire per invecchiamento precoce. Ma se anche si smussasse questo angolo, se anche si perfezionassero i telomeri della mia doppia, dovrei poi convivere con una seconda me per tutta la vita. Oppure potrei farla sopprimere giacchè avrebbe assolto il compito per cui è venuta al mondo.

Certo essere contrari a preservativo e libertà di scelta su una gravidanza è troppo, ma anche l'altro punto di osservazione se la ride in barba ai migliori-peggiori film di fantascienza degli ultimi anni.

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