Musica

Il broncio di una Soul Lady

Il broncio di una Soul Lady

"I Sing because I'm happy, I sing because I'm free"

"When you're young and everything dramatic is exciting, you start to believe that hype that, in order to be an artist, you have to suffer. I've graduated from that school."

"Quando sei giovane e tutto ciò che è artistico è eccitante, inizi a credere che per sfondare, per essere un artista, devi soffrire. Mi sono diplomata a questa scuola." Lauryn Hill

Ricordo bene la prima volta che vidi Lauryn Hill: stavo guardando uno dei miei film preferiti, il secondo capitolo di quel capolavoro cinematografico e musicale che è "Sister Act", e c'era quella ragazzina (in realtà diciottenne) sempre un po' imbronciata, già bellissima. In una scena in particolare è al piano, in duetto con un'altra attrice, e canta "His eye is on the sparrow", un gospel scritto nel 1905: dire che lo canta in effetti è riduttivo, perché la sua è una voce che fa vibrare lo spazio e ti aspetti davvero che arrivi a Dio, perché se non ci arriva la sua, davvero non saprei quale possa raggiungerlo.

Poi scoprii che quella ragazzina faceva parte di un gruppo, un trio,i Fugees, e che nel 1996 era uscito il loro masterpiece "The score", che aveva rivoluzionato la scena dell'hip hop alternativo degli anni '90. Intanto Lauryn aveva trovato il tempo di legarsi a Rohan Marley, figlio del più celebre Bob, con il quale avrà cinque figli e dal quale si separerà nel 2004.

Nel 1998 quella stessa ragazzina, diventata adulta, decide di intraprendere la carriera solista e lo fa con un disco scritto, prodotto e arrangiato da lei (prima di Beyoncè e Alicia Keys), che parla di lei già dal titolo,"The miseducation of Lauryn Hill", una sorta di concept album,nel quale vari stili della black music convivono, e i brani sono intervallati dalle voci di un insegnante e della sua classe, che discutono di vita e d'amore. La cantante si avvale di illustri collaborazioni: Santana per "To Zion", dedicata alla figlia, Mary J Blidge (la donna più amata per la pratica del duetto) per "I Used to Love Him", D'Angelo per "Nothing Even Matters".

Il primo singolo è "Doo Wop (That Thing)", impreziosito da uno splendido video in cui "duettano" la Lauryn attuale (tra l'altro incinta) e una versione anni '60, in bianco e nero: il pezzo è davvero bello, coinvolgente e permette all'artista di mostrate le sue qualità come cantante e come rapper. "Lost ones" è il classico pezzo hip hop, con rime taglienti e beat insistente, così come "Final hour" e"Everything is everything" (con un video spettacolare in cui l'intera città si trasforma in un vinile che viene skretchato su di un giradischi).

Decisamente più morbide e in grado di far risaltare le sue abilità vocali le tracce soul, come "Ex-Factor", la ghost track "Tell Him" e "The Miseducation Of L. H. "; è sempre la voce di quella ragazzina che si metteva davanti al pianoforte oppure impugnava il microfono per intonare "Joyful joyful", solo meno cruda, si vede che alla naturalezza si è aggiunto un lavoro di cesello sui passaggi di nota e sui vocalizzi. Ma il pregio di Lauryn Hill è che sembra sempre che cantare le venga spontaneo, come parlare.

L'album vende 13 milioni di copie, si aggiudica cinque Grammy Awards, la Hill gira il mondo per promuovere il disco e ritirare premi, e il peso della fama diventa pesante da sostenere.

Nonostante il successo, infatti, quel broncio che aveva agli inizi le rimane, forse perché era entrata nel mondo dell'hip hop da outsider, innanzitutto perché donna, poi per la predilezione per argomenti sociali, come la condizione dei rifugiati haitiani, invece che per sparatorie, soldi, ghetti vari e vita di strada. Lauryn non è la classica tosta ragazza nera dell'hip hop, viene da un ambiente borghese, ha classe, è sensuale ma mai volgare, ed è molto fragile, a suo modo. Si aggrappa con forza alla sua storia d'amore con Rohan, ai figli e la musica diventa un rifugio, torna a rivestire il ruolo di preghiera, come lo era stato il gospel agli inizi. Dopo "The miseducation of Lauryn Hill" si parla di continue crisi psicologiche ed emotive, concerti andati male, addirittura contrasti con il Vaticano, che la denuncia per oltraggio in seguito a un suo discorso contro gli alti prelati della Chiesa cattolica.

Non possiamo sapere cosa sia successo dentro di lei, perché abbia trovato così difficile convivere con la celebrità, o magari se a volte non preferirebbe cantare solo per se stessa: egoisticamente posso solo dire che si sente la mancanza di una voce come la sua, si sente, eccome.

"I'm a mess but God is dealing with me every day. That's what all these songs are about: problem, cause and solution."

"Sono un disastro, ma Dio è con me ogni giorno. Ecco di cosa parlano tutte queste canzoni: il problema, la causa e la soluzione." Lauryn Hill

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