Musica

Per un attimo mi ero perso

Per un attimo mi ero perso

"This is what you get, this is what you get This is what you get, when you mess with us" Karma Police

"I can be very drunk in a club in Oxford on a Monday night and some guy comes up to you and buys you a drink and says that the last record you made changed his life. That means something."

"Immagina di essere molto ubriaco in un locale a Oxford un lunedì sera, e dei tizi venono da te, ti offrono da bere e dicono che il tuo ultimo disco gli ha cambiato la vita. Deve pur significare qualcosa." Thom Yorke su "Ok Computer"

Se dovessi pensare ad un aggettivo che descrive i Radiohead e la mia personale esperienza di ascolto della loro musica, sceglierei, senza esitare, "difficile". Ho amato molto "Creep", che è uno dei loro pezzi più "commerciali" (per quanto trovi questo termine agghiacciante), e questo la dice lunga su quanto in fondo i miei gusti siano POP.

Il 16 giugno del 1997 esce il terzo album della band inglese, formatasi nel 1985 per volontà di Thom Yorke (un uomo chiamato strambo, dal volto reso inconfondibile da un'aptosi palpebrale, dovuta ad una paralisi congenita dell'occhio sinistro), Jonny Greenwood, Ed O'Brien, Colin Greenwood e Phil Selway: si tratta di "Ok computer", un lavoro di svolta, che segna il passaggio da sonorità più immediate, ancora legate al mondo brit-pop, a sperimentazioni di tipo elettronico, che saranno caratteristica principale del successivo "Kid-a".

Come direbbe qualcuno, "Ok computer" è ancora un disco che si può ascoltare; questo significa semplicemente che gli altri album richiedono un'attenzione e una sensibilità particolari, quasi un'ulteriore dose di maniacalità e di capacità di apprezzare i meandri stilistici e di significato nei quali Thom Yorke ama infilarsi.

Il primo singolo estratto, "Paranoid android", accompagnato da un surreale video a cartoni animati che provoca rara inquietudine, dura più di sei minuti: scelta decisamente particolare, ma che si rivelò vincente, sia per il pubblico che per la critica. "Karma police" è forse il brano più noto al grande pubblico, quello più orecchiabile e diretto, riguardo al significato del quale non mi addentro in spiegazioni che non riuscirei a dare. In "Exit Music (For A Film)" Thom Yorke è quasi un menestrello che recita una poesia su una base ossessiva di chitarra, "Electioneering" è più dura, più rock, come si addice ad una canzone che si scaglia contro le false promesse dei politici. Il carillon di "No surprises" sembra introdurre un momento di leggerezza, ma la voce di Yorke ci mette sempre quel filo di malinconia di cui non sembra poter fare a meno.

Un aspetto che colpisce dell'opera dei Radiohead, oltre alla sperimentazione musicale e all'indubbio talento, è la scelta delle tematiche trattate (anche se spesso sono di difficile interpretazione):alienazione ("Subterranean Homesick Alien"), spersonalizzazione dell'individuo, l'isolamento e il senso di vuoto che si può provare davanti ad una società sempre più chiusa su se stessa, in cui l'uomo diventa pericolosamente simile ad una macchina. A questo si unisce l'atmosfera che si crea durante l'ascolto: i toni sono pacati, sembra quasi che il tempo stesso rallenti e lo spazio si dilati, la voce di Yorke, a tratti cantilenante, irretisce ed ipnotizza senza via di scampo.

La dimensione di questa band è decisamente futuristica, come all'avanguardia sono le loro iniziative: il loro settimo album, "In rainbows", prima di essere pubblicato in formato tangibile, è stato reso disponibile in rete, sul sito del gruppo, con una bizzarra forma di pagamento, ovvero l'offerta libera. Una chiara presa di posizione nei confronti del mercato e delle case discografiche, che ha permesso ai Radiohead di uscirne bene dal punto di vista morale, ma anche da quello economico, visto che i fans non hanno fatto gli "accattoni" e gli introiti si sono rivelati consistenti.

"If you want to be entertained, go and see Hanson" "Se volete divertirvi, andate a vedere gli Hanson" Thom Yorke

Lascia un commento

L'indirizzo non verrà pubblicato.
Codice di invio
Visita il mio sito personale - www.serenabasciani.it Seguimi su Facebook Seguimi su Twitter Iscriviti alla Newsletter