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"Thriller" – Michael Jackson, un bambino d'oro e di paura

"Thriller" – Michael Jackson, un bambino d'oro e di paura

Vale la pena di aprire questo post con una tracklist:

1. Wanna Be Startin' Somethin'

2. Baby Be Mine

3. The Girl Is Mine

4. Thriller

5. Beat It

6. Billie Jean

7. Human Nature

8. P.Y.T.

9. The Lady in My Life

Piccolo quiz: tra questi pezzi, quanti ne conoscete, anche solo come motivetti o per per sentito dire?

Rispondendo a questa domanda avrete la netta percezione di quello che è un dato di fatto: "Thriller" di Michael Jackson è l'album più venduto e tra i più conosciuti degli ultimi 30 anni.

Più di 113 milioni di copie vendute, il sesto album in studio dell'allora ventiquattrenne Michael Joseph Jackson ha decisamente segnato un'epoca, raccogliendo almeno 7 singoli da Top Ten e andando oltre la stessa concezione di musica POPolare.

In più Jackson è stata la prima vera popstar a 360°, senza il quale personaggi eclettici, vere e proprie macchine da spettacolo, a partire da Justin Timberlake, proseguendo con Usher ed uno stuolo di popstar più o meno rilevanti, non avrebbero avuto senso di esistere.

Altri primati? Il video di "Thriller", con la regia di John Landis, realizzato per la modica cifra di 500.000 dollari, all'epoca divenne il più costoso mai girato (ovviamente la cifra non è paragonabile a quanto viene speso ai giorni nostri, dove abbondano effetti speciali e soprattutto gli artisti/e modificano vestiario, trucco e parrucco almeno una ventina di volte a videoclip), oltre ad essere un vero e proprio cortometraggio (13.40 minuti la durata della versione integrale).

Pubblicato il 30 novembre del 1982, vinse 8 Grammy Awards nel 1984, il 29° disco di platino gli venne assegnato per le vendite record seguite alla morte della popstar.

L'importanza di Michael Jackson e di questo album nella storia della musica è nota, anche se mi piace sottolineare il fatto che questo è uno dei casi esemplificativi nei quali la popolarità e l'apprezzamento trasversale da parte del pubblico possono e devono coincidere con la straordinaria qualità del lavoro e con il talento dell'artista. E non c'è stato bisogno che ce lo dicessero "quelli della musica dotta"...

Ecco cosa disse di lui, dopo la scomparsa, la nostra Mina (tra li approfondimenti troverete una sua versione particolare di "Billie Jean"):

"Se ne è andato un bambino. Che, probabilmente, non è mai stato veramente felice. Un bambino di cinquant'anni. Che non trovava pace nella continua ricerca di modificarsi per unificarsi a un modello che, forse, nemmeno lui aveva ben chiaro. Tante facce, troppe facce e nessuna definitiva, nessuna serena. Se ne è andato un bambino. E con lui se ne è andato il suo talento. Adesso, quelli della musica «dotta», sia classica che jazz, riusciranno a valutare il suo lavoro più serenamente"

"Thriller" – Michael Jackson, un bambino d'oro e di paura

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