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Il punk cambia faccia (e diventa anche un musical)

Il punk cambia faccia (e diventa anche un musical)

"Don't wanna be an American idiot. Don't want a nation under the new mania. And can you hear the sound of hysteria? The subliminal mind fuck America." "American Idiot"

2004, Usa, piena amministrazione Bush: il nostro George W. è stato da poco riconfermato per il secondo mandato, e un gruppo punk (ma un punk fuso con pop e rock), formatosi a Berkeley nel 1988, decide di dire la sua. Il 21 settembre esce "American Idiot", il settimo lavoro dei Green Day di Billie Joe Armstrong , Mike Dirnt e Trè Cool. E' un concept album che si scaglia contro la figura dell'idiota americano, un chiaro riferimento al presidente Bush e alle sue scelte politiche quantomeno azzardate, ma anche alla figura del cittadino americano medio, rimbambito dai mass media e reso incapace di pensare.

Dopo due album passati più o meno in sordina, "39/Smooth"e "Kerplunk", i Green Day pubblicano nel 1994 "Dookie" (che è un po' come dire "merda"), considerato uno dei migliori dischi della band, in grado di mettere d'accordo le anime più metallare e toste e quelle più romantiche e leggere. Oltre a brani come "Longview", "Welcome to paradise" (già presente in "Kerplunk", trionfo del basso di Mike Dirnt, la sua forza sta nel ritornello assolutamente accattivante e nel ritmo incalzante) e "She", l'album contiene una delle canzoni più celebri del gruppo, "Basket case", in cui Billie Joe esprime tutte le sue paranoie da ansioso "Do you have the time to listen to me whine About nothing and everything all at once": molti giovani degli anni '90 ne sanno a memoria tutto il testo, me compresa. Mtv trasmise a ripetizione il video, che mostra i componenti della band nelle vesti di malati mentali chiusi in un ospedale psichiatrico, ruolo che i tre ricoprono con particolare realismo.

Prima di "America Idiot" la band pubblicò altri tre lavori: "Insomniac", "Nimrod", che contiene "Good riddance (Time of Your Life)", schitarrante e sviolinante colonna sonora degli innamoramenti di varie generazioni di adolescenti ("It's something unpredictable, but in the end is right, I hope you had the time of your life"), e "Warning": quest'ultimo segna una virata musicale del gruppo verso il pop rock, con il conseguente abbandono parziale del punk e quindi dello zoccolo duro dei primi fans. Il primo singolo fu la title track "Warning", seguito da " Waiting", "Minority" (uno dei pezzi migliori dell'album) e la struggente "Macy's Day Parade".

E arriviamo al 2004: i Green Day proseguono nel solco del pop rock, ma sembrano tornare al vecchio atteggiamento "incazzoso", pubblicando "America Idiot", che li riporta in vetta alle classifiche, vendendo 14 milioni di copie, il maggior successo dopo "Dookie". La title track è molto potente, fatta di pause e repentine accelerazioni del ritmo, con un testo arrabbiato e anche un po' stufo della fine fatta dall'America stessa e soprattutto dagli americani. Il disco contiene anche"Boulevard Of Broken Dreams",una ballad sulla perdita degli ideali, "Jesus of suburbia", più di nove minuti di brano diviso in cinque parti, il cui video è venne censurato da Mtv per la crudezza di alcune scene ; "Wake me up when September ends" mi sembra un pò un singolo retorico, ad uso e consumo del pubblico di ragazzine urlanti, ma forse ogni tanto è necessario piegarsi alle regole del mercato (della serie anche i musicisti devono mangiare).

In fondo il punk è tradizionalmente costruito su pochi accordi, capisco che ogni tanto le idee scarseggino, e capisco anche che ci si debba rinnovare per non scomparire: personalmente trovo che i Green Day siano riusciti nell'intento, magari scontentando i puristi (ma diciamo che chissenefrega dei puristi). E visto che io non sono una purista del punk e ogni tanto amo le contaminazioni, mi permettete di complimentarmi anche per la scelta di creare un musical con le loro canzoni? Nel 2009 infatti ha debuttato lo spettacolo "American Idiot", con il relativo album "American Idiot – Original Broadway Cast", che contiene alcune versioni dei successi della band: per esempio "21 guns" riarrangiata e ricantata dal cast, con tanto di violini, coretti e doppie voci, a me piace davvero. E il fatto che i Green Day si siano prestati, divertiti e sentiti fieri dell'operazione, mi piace ancora di più: quando anche nei musical ci si può arrabbiare.

"When masturbation's lost its fun/You're fucking breaking" "Quando la masturbazione ha perso il suo divertimento/Ti rompi fottutamente" "Long view"

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